I Carri polacchi in marcia verso Castelferretti, al bivio di Casteld'Emilio, sotto Paterno 18 lugli

I Carri polacchi in marcia verso Castelferretti, al bivio di Casteld'Emilio, sotto Paterno 18 lugli
Bivio per Casteld'Emilio, sotto Paterno: La popolazione civile, in maggioranza femminile in quanto gli uomini erano nascosti applaude al passaggio dei carri polacchi

lunedì 4 maggio 2015

La Liberazione di Osimo. VI. 16 luglio 1944 Questa notte è stata un inferno...!


 Lo dicevo io che fino a ieri era andata troppo bene!!!
Osimo in piena battaglia

Francesca Bonci, all’oscuro di tutto quello che sta realmente succedendo, annota che la notte tra il 16 ed il 17 è stata un inferno; le artiglierie tedesche hanno cannoneggiato con una intensità senza pari, con la relativa risposta delle artiglierie alleate. Ancora una volta emerge il fatto che la sospirata liberazione non era ancora giunta. Si era in prima linea e in prima linea si restava. Con lo spuntare dell’alba, la quiete: mentre Francesca non si dà una spiegazione di questa calma, nella realtà è l’ora dell’attacco, dello scatto delle fanterie, che naturalmente necessitano di una azione dell’artiglieria diversa. E per tutta la mattinata non si hanno spiegazioni; nemmeno chiedendo ai soldati Polacchi, che naturalmente sapendo dell’attacco in corso, o non parlano oppure non sanno come è l’andamento della situazione e quindi si trincerano dietro il segreto militare. Con lo sviluppo della situazione, nel pomeriggio, le prime notizie. Dopo le fantasticherie che i Tedeschi si sono ritirati oltre Montemarciano, giungono le notizie più concrete e serie. L’attacco sembra riuscire ed i Tedeschi si allontanano da Osimo. Prova ne sta che i Polacchi, per aderenza alla situazione, si stanno preparando a muovere e quindi lasciare Osimo.

“17 luglio 1944. Lo dicevo io che fino a ieri era andata troppo bene!!! Questa notte è stato un inferno!... I Tedeschi ci hanno bombardato per ben quattro ore senza interruzione con bombe di tutti i calibri. L’artiglieria Polacca ha contrattaccato continuamente: si pensi come sono state snervanti quelle ore… Da questa mattina dalle ore 5 sino in questo momento ore 8, c’è più calma da ambo le parti. Sarà preludio di peggiori ore migliori? Tutti dicono la sua. Chi, che i Tedeschi si sono ritirati sopra Falconara e Montemarciano, chi invece dice che si prepareranno per una nuove forte offensiva, insomma una tale baraonda di chiacchiere e previsioni belle e brutte, da snervarci ancora più di quelle che già siamo!
Ore 10. Sono stata a casa contrariamente agli altri giorni, ho trovato solamente Jacob. Alla domanda dove erano tutti gli altri, mi risponde “Tutto fronto, tutto guerra!”
Chi ci capisce è bravo! Gli ho chiesto se andranno via, ma non mi ha risposto a tono, non so se perché non mi ha capito, oppure per - segreto militare – come dicono loro.
Attendiamo gli eventi.
Ore 16 Sono ritornata nuovamente a casa. Pare che i Tedeschi si siano ritirati dalla zona di Osimo. Infatti Ludwig mi ha detto che questa sera tardi partiranno e se noi vogliano ritornare a casa non c’è pericolo. Abbiamo deciso io e Lina con Lucidio verremmo a dormire qui.”

Il fronte lasciava Osimo e investiva nel modo più violento Santo Stefano, San Paterniano, Montoro, La Villa, Casenuove di Osimo, tutti sulla linea di avanzata delle forze attaccanti polacche.


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