I Carri polacchi in marcia verso Castelferretti, al bivio di Casteld'Emilio, sotto Paterno 18 lugli

I Carri polacchi in marcia verso Castelferretti, al bivio di Casteld'Emilio, sotto Paterno 18 lugli
Bivio per Casteld'Emilio, sotto Paterno: La popolazione civile, in maggioranza femminile in quanto gli uomini erano nascosti applaude al passaggio dei carri polacchi

sabato 12 marzo 2011


V Parte
1 Gennaio - 31 Gennaio 1944

Elenco cronologico dei passi svolti da parte italiana per il potenziamento dello sforzo bellico del paese in cooperazione con gli alleati.


Allegato 1 al volume presentato dal Ministero degli Affari Esteri nel 1946 per sostenere le ragioni dell’Italia alla Conferenza della pace.

“Il contributo italiano alla guerra contro la Germania”
Ministero degli Affari Esteri
 Servizio Affari Generali – Ufficio Studi e Documentazione
Roma 1946




1^ gennaio 1944
Il Capo di S.M Italiano al Presidente della A.C.C.
Nuove insistenze per l’impiego di truppe italiane combattenti.

12 gennaio 1944
Il Capo di S.M. Generale Italiano al Presidente della A.C.C.
Si prospetta il punto di vista del Comando Supremo Italiano circa l’impiego della Divisione “Cuneo” come unità combattente. L’unità si trova in Palestina, dove è stata trasferita su ordine alleato, dopo aver aspramente combattuto contro i tedeschi nelle isole dell’Egeo. Con essa sono pure i resti della Divisione “Regina” ed elementi minori facenti parte di alcuni presidi di dette isole.
In precedenti colloqui tra il Generale Wilson ed il generale Soldarelli era già stato concordato di riordinare tali truppe nella Divisione “Cuneo” da impiegare come Grande Unità combattente. In realtà la Divisione “Cuneo” non solo non è stata  impiegata, ma, benché i suoi componenti non siano stati catturati dalle autorità americane, essi non sono nemmeno rimpatriati dal Medio Oriente dove hanno avuto un trattamento sostanzialmente non dissimile da quello dei prigionieri di guerra cooperatori.

20 gennaio 1944
Il Capo di S.M. Generale Italiano al Presidente della A.C.C.
Si chiede che le truppe italiane in Corsica continuino ad essere considerate come operanti alle dipendenze del Comando Alleato secondo quanto stabilito a suo tempo dal Comando in Capo Alleato. Ciò in relazione ad un ordine della Missione Militare Alleata nell’isola, secondo il quale esse devono venir poste alle dipendenze del Comando francese come elementi lavoratori.

7 febbraio 1944
Il Capo della Missione Militare  Italiana presso la A.C.C. al Comando Supremo
Il Generale Castellano riferisce circa  i passi compiuti da lui in recenti colloqui coi Generali Wilson e Devers (rispettivamente Comandante in Capo e Comandante in seconda nel Mediterraneo) in merito alla nostra partecipazione alla guerra.

8 febbraio 1944
La A.C.C. al Capo di S.M. Generale Italiano
Vengono preannunziate direttive circa il prossimo impiego di truppe italiane.

17 febbraio 1944
La Commissione A.C. al Comando Supremo
Vengono segnalate le modifiche del Comando delle Forze Alleate alle direttive per le Forze Armate Italiane. In sintesi esse stabiliscono:
- forza presente, compresi CC.RR., non superiore ai 500.000 uomini di cui 390.000 dell’esercito;
- i magazzini italiani in Continente ed in Sardegna sono a disposizione della parte italiana;
- una divisione deve essere equipaggiata con riserve italiane e portata in linea in una data prossima;
- due altre divisioni tenute in Puglia ed in Calabria con compiti di sicurezza il cui impiego in operazioni va ritenuto possibile (totale forza delle tre divisioni non superiore ai 32.000 uomini);
- il resto dell’esercito italiano (“Sabauda” esclusa) rimane a disposizione del generale Alexander per le divisioni della Sardegna e del continente, in relazione al compito di sicurezza interna a nord della linea Napoli-Foggia;
- un elenco di reparti da mettere a disposizione degli Alleati entro febbraio  e marzo per un complesso di 45.000 uomini e altra aliquota per dopo marzo, di 65.000;
- un trasporto mensile di 10.000 uomini dalla Sardegna.
Il Gnerale Duchesne preannuncia una riunione che sarà presieduta dal Generale Mac Farlane allo scopo di esaminare e discutere il programma in questione.

18 febbraio 1944
La Sottocommissione Alleata al Capo di S.M. Generale Italiano
Si comunica che la Divisione “Cuneo” sarà trattenuta in Palestina ed il suo personale impiegato parte come lavoratori e parte organizzato in compagnie genio zappatori; ciò è in contrasto con le precedenti intese intercorse in proposito tra il generale Soldarelli ed il generale Wilson che prevedevano l’impiego della Divisione come Grande Unità combattente.

27 febbraio 1944
Il Capo di S.M. Generale Italiano alla Commissione Alleata
Il Capo di S.M. rappresenta il caso della Divisione “Cuneo” pur non entrando in merito ai motivi che hanno causato un cambiamento nell’impiego cui le truppe dovevano essere destinate, fa rilevare come questi reparti non  debbano essere considerati come prigionieri di guerra e propone il rimpatrio graduale, dati o gravi riflessi che detta decisione avrà sul morale delle truppe. La posizione dei militari della “Cuneo” è ancora oggetto di successivi molteplici interventi del Comando Supremo presso le Autorità Alleate, sia presso gli organi di governo, essenzialmente per la questione del loro status, modificato poi arbitrariamente da “cobelligeranti” a “prigionieri cooperatori”. Non si otterranno in proposito risultati positivi.


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