I Carri polacchi in marcia verso Castelferretti, al bivio di Casteld'Emilio, sotto Paterno 18 lugli

I Carri polacchi in marcia verso Castelferretti, al bivio di Casteld'Emilio, sotto Paterno 18 lugli
Bivio per Casteld'Emilio, sotto Paterno: La popolazione civile, in maggioranza femminile in quanto gli uomini erano nascosti applaude al passaggio dei carri polacchi

sabato 12 marzo 2011

I Parte
10 settembre -30 settembre 1943

Elenco cronologico dei passi svolti da parte italiana per il potenziamento dello sforzo bellico del paese in cooperazione con gli alleati.


Allegato 1 al volume presentato dal Ministero degli Affari Esteri nel 1946 per sostenere le ragioni dell’Italia alla Conferenza della pace.

“Il contributo italiano alla guerra contro la Germania”
Ministero degli Affari Esteri
 Servizio Affari Generali – Ufficio Studi e Documentazione
Roma 1946

10 settembre 1943
Il Generale Eisenhower al Maresciallo Badoglio
Messaggio col quale il Capo del Governo viene invitato ad orientare la nazione in senso avverso ai tedeschi. Il Generale Eisenhower afferma che l’intero futuro e l’onore dell’Italia dipendono da ciò che le sue forze armate sono pronte a fare.

10 settembre 1943
Il Maresciallo Badoglio al Generale Eisenhower
In risposta al messaggio precedente, il Capo del Governo assicura di avere già disposto perchè le Forze Armate Italiane  agiscano con vigore  contro i tedeschi ed annunzia la diramazione di un messaggio del Re e di un suo proclama alla Nazione. Chiede sia inviato a Brindisi un ufficiale alleato di collegamento e sollecita un concorso rapido e potente degli Alleati.

13 settembre 1943
Il Comando Supremo Italiano al Generale Castellano, Capo della Missione Italiana presso il Comandante in Capo Alleato.
Si fa presente l’effetto deprimente provocato nel popolo italiano dalla pubblicazione, fatta da parte tedesca, delle condizioni di armistizio. Si chiede che venga chiarito che le condizioni della nostra pace saranno in funzione del nostro apporto alla guerra contro i tedeschi.

12 settembre 1943
Il Presidente Roosevelt e il Primo Ministro Churchill al Maresciallo Badoglio.
Messaggio d’incoraggiamento  al popolo italiano. Promessa di una rapida liberazione dell’Italia ed assicurazione di un posto degno tra i vecchi amici dell’Italia.

13 settembre 1943
Il Maresciallo Badoglio al Presidente Roosevelt e al Primo Ministro Churchill
Risposta al messaggio precedente. Si assicura che tutto il possibile è e sarà fatto da parte del Popolo Italiano e delle Forze armate.

13 settembre 1943
Il capo del Governo riceve l’ammiraglio Power al quale consegna la risposta precedente.
Nel colloquio che ne segue, l’Ammiraglio si dichiara lieto del comportamento della flotta italiana e riafferma la necessità che altre forze armate si affianchino agli Alleati per cacciare i tedeschi dall’Italia.

14 settembre 1943
Colloquio del Capo di S.M. Generale italiano con i Generali Mason, Mac Farlane e Taylor della Missione Alleata.
Vengono trattati vari argomenti: tra l’atro il capo di S.M. Generale fa presente nuovamente che i tedeschi si stanno impadronendo delle Isole Jonie e dalmate, minacciano la Corsica e l’Elba, hanno occupato Rodi e sono in procinto di attaccare Lero, sollecita pertanto una rapida azione alleata. Circa il modo in cui le forze italiane disponibili potranno collaborare con le forze alleate, il Capo di S.M. Generale Italiano  rappresenta le necessità, in materiale e armamenti, ed espone alcune idee sulle operazioni che sarebbe bene compiere per la cacciata dei tedeschi dall’Italia e il recupero delle forze italiane dislocate in territori extrametropolitani.

15 settembre 1943
Il Comando Supremo al Generale  Mac Farlane
Appunto sulla propaganda fatta dai tedeschi circa l’armistizio. Richiesta che da parte Alleata si faccia conoscere che l’applicazione delle clausole d’armistizio è subordinata al contegno italiano, e che gli italiani hanno virilmente agito contro i tedeschi.
Durante tutto il mese di settembre l’azione del comando Supremo tende in modo particolare ad ottenere che gli Alleati intervengano a sostegno delle truppe italiane che combattono in Balcania, nelle isole Jonie e dell’Egeo, in Corsica; o quanto meno, sia concesso inviare dalla Madre Patria tutti quegli aiuti che la situazione permette. Gli Alleati, non solo non intervengono, ma non consentono nemmeno che da parte italiana s’inviino quegli aiuti – particolarmente aerei e navali -che sarebbe possibile inviare.

19 settembre 1943
Colloquio del Capo di S.M. Generale Italiano con il Comm. Stone ed il Generale Mac Farlane.
Il generale Ambrosio insiste sulla necessità di agire al più presto con la propaganda e soprattutto con l’attività operativa.
Riafferma la convenienza di uno sbarco a sud di Ancona o, comunque, di operazioni che accelerino l’occupazione dell’Italia, tenendo presente che, nell’l’Italia settentrionale, si trovano le nostre industrie e che ivi sono aerei, navi mercantili e da guerra in costruzione.

21 settembre 1943
Il Generale Mac Farlane, capo della Missione Militare Alleata presso il Governo Italiano al Maresciallo Badoglio.
Comunica verbalmente che per ordine superiore, le truppe italiane non avrebbero più dovuto partecipare a combattimenti fino a nuovo ordine.

21 settembre 1943
Il Maresciallo Badoglio al Comandante in Capo Alleato.
Riferendosi alla comunicazione orale del Generale Mac Farlane, telegrafa ribadendo la decisione delle truppe italiane nel volere continuare a partecipare alla lotta contro i tedeschi.
Nessuna risposta viene data a tale telegramma.

22 settembre 1943
Il Maresciallo Badoglio al Generale Castellano, capo della Missione Italiana presso il Comandante in Capo Alleato.
Istruzione di intervenire presso il generale Eisenhower protestando contro la disposizione alleata secondo la quale il 50mo corpo d’armata italiano dovrebbe avere ormai solo  compiti di retrovia.
Si insiste sul fatto che gli italiani vogliono concorrere col loro sangue alla liberazione del loro paese.

24 settembre 1943
Comunicazione del Generale Mac Farlane
Gli Anglo Americani autorizzano l’impiego di un raggruppamento motorizzato italiano che dovrà essere pronto entro il 30 settembre.
L’approntamento si svolge in mezzo ad enormi difficoltà in quanto gli alleati stessi, a diverse riprese, requisiscono, bloccano o asportano i materiali coi quali si dovrebbe equipaggiare il raggruppamento.

29 settembre 1943
Convegno di Malta
Il Generale Eisenhower invita il Governo Italiano a dichiarare guerra alla Germania, afferma di essere favorevole all’approntamento di divisioni italiane da far combattere contro i tedeschi, e promette di aiutarne l’equipaggiamento con la preda bellica.

30 settembre 1943
Il Capo di S.M. Generale Italiano al Capo della Missione Militare Anglo-Americana.
Viene consegnato un promemoria (che avrebbe dovuto essere trasmesso il giorno precedente a Malta, e non lo fu perché non lo consentì l’andamento della discussione) nel quale è nuovamente prospettata la necessità di ricostruire l’Esercito Italiano che potrebbe così dare un notevole contributo alla causa delle Nazioni Unite. Con un modesto concorso anglo-americano in automezzi per tre divisioni, si potrebbe approntare subito un armata di circa 10 divisioni; a sostegno di ciò si fa osservare che le nostre unità hanno già operato ed operano in cooperazione con gli anglo-americani, in Sardegna, in Corsica e nell’Egeo.
Il promemoria non ottiene alcuna risposta diretta.

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