La giornata
del 17 luglio rimase impressa al s.ten Renato Lodi In più di una occasione
ha narrato le vicende che lo videro protagonista durante la guerra di
liberazione.
Renato
Lodi ha terminato la sua carriera militare con il grado di Generale di Corpo
d’Armata. Dopo il collegio militare Nunziatella (1938-1940) entra nella regia
Accademia di Artiglieria e Genio di Torino e ne esce sottotenente il 27 marzo
1943. L’8 settembre è a Spalato,mentre cerca di raggiungere il proprio
reggimento, il 155° alle Bocche di Cattaro. Rientrato a Bari, si presenta
volontario col suo sottocomandante di batteria e 25 artiglieri a Surbo per la
costituzione del 184° Reggimento artiglieria. Partecipa a tutte le operazioni
del C.I.L. e del Gruppo di Combattimento Folgore.
Terminata la guerra, nella sua carriera è stato per ben 29 anni al Comando
di Unità. Mentre comandava la Scuola di Guerra è stato chiamato a Comandare la
Guardia di Finanza, ultimo suo incarico in servizio attivo. L’autore ricorda il
gen. Lodi con grande affetto e ammirazione, per averlo conosciuto proprio alla
Scuola di Guerra di Civitavecchia, in cui le sue doti umane e la sua capacita
di comando furono apprezzate da tutti noi Frequentatori.
Da citare anche un interessante intervento di Renato Lodi:
Lodi R., L’artiglieria
del Corpo Italiano di Liberazione (C.I.L.). Ricordo di Leandro Giaccone. in
Atti del Convegno di Studi, Corinaldo 22.23.24 Giugno 1994, Sala Grande del
Comune, Roma, Centro Studi e Ricerche sulla Guerra di Liberazione, Scena
Illustrata Editrice, 1996
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