Da "Il Corpo Italiano di Liberaziione " Edi 1975 Ufficio Storico dell'Esercito
A cura di M Crepanzano
L'indomani,
11 agosto, una compagnia del XIV battaglione del 184° reggimento paracadutisti
occupò, verso le ore 8, Castelleone di
Suasa, mentre gli altri reparti della divisione si spostavano per
raggiungere le posizioni atte a garantire il fianco sinistro del C. I. L,
continuando a svolgere una intensa attività esplorativa. Durante questa
attività, pattuglie paracadutisti riscontrarono, il 12, sulla estrema sinistra,
la presenza di elementi tedeschi a S. Pietro, muniti di armi automatiche e
mortai. Una pattuglia di paracadutisti inoltre, passato il Cesano, si spinse
oltre S. Lorenzo in Campo fino a Montalfoglio, dove notò la presenza di
elementi tedeschi e una batteria nemica nella zona di q. 295.
Era
chiaro ormai che il grosso del nemico si era ritirato sulle posizioni a nord
del Cesano.
Raggiunta
la displuviale tra il Cesano e il Nevola - Fenella, il C. I. L. tornò, in
relazione al compito assegnatogli, ad assumere atteggiamento difensivo
disponendosi secondo i noti criteri elastici, i quali, mentre gli consentivano
una efficace azione difensiva, gli permettevano nel contempo di poter passare
rapidamente all'azione offensiva. Fu perciò disposto:
—
che la linea di sicurezza seguisse
questo andamento: margine anteriore dell'abitato di Castelleone di Suasa - ciglio
tattico crinale tra fiume Cesano e torrente Fenella fiume Nevola. Nella zona di
sicurezza dovevano essere difese ad oltranza le posizioni di q. 239 (nord di
Corinaldo), q. 235 e q. 271 di Croce del Termine (in unico caposaldo) e
Castelleone di Suasa;
—
che la linea di resistenza passasse
per il margine anteriore dell'abitato di Castelleone di Suasa - alture riva
destra affluente ovest di testata fosso Volpara - alture riva sinistra
affluente nord - est di testata fosso Volpara - q, 235 di C. S. Maria -q. 271
-le Selve - q. 230 - q. 222 - q. 201 - margine anteriore abitato di Corinaldo -
q. 220 - altura di q. 239;
—
che le saldature avvenissero: tra I e
II brigata sull'altura di q. 243 (sulla linea di sicurezza) e a le Selve (sulla
linea di resistenza); tra divisione «Nembo» e I brigata sull'altura di q. 211
di C. S. Onofrio (sulla linea di sicurezza) e -alla confluenza affluenti di
testata del fosso Volpara (sulla linea di resistenza);
—
che le artiglierie si schierassero a sud dell'allineamento C. la Volpara - le
Murate.
Le
unità del C. I. L. attuarono quindi, tra l'11 e il 12, il loro schieramento
sulle nuove posizioni, da Corinaldo a Castelleone di Suasa e Loretello, nel
modo che segue (Schizzo n. 18):
a)
Sulla destra, la II brigata si
schierò col reggimento «S. Marco» più 2 batterie polacche controcarri: 1 da 57
e 1 da 75 in 1° scaglione (in 2 sottosettori di battaglione : battaglione
«Grado», rinforzato da 2 sezioni cannoni da 57/50 controcarri e da 1 compagnia
pezzi da 47/ 32, nel sottosettore di destra da i Cappuccini a q. 250,
rispettivamente a nord e ad ovest di Corinaldo; battaglione «Bafile» ,
rinforzato da 1 sezione cannoni da 57/50 controcarri e da 3 plotoni pezzi da
47/32, nel sottosettore di sinistra da q. 250 a C. Giovannetti).
In
2° scaglione il 68° reggimento fanteria con il I battaglione in località S.
Bartolo e il II battaglione nella zona Ie Murate. Il V gruppo da 75/13
someggiato sui rovesci di S. Bartolo.
b)
Al centro, la I brigata si schierò in
2 sottosettori di reggimento (ogni reggimento con battaglione in 1°scaglione e
1 battaglione in 2° scaglione): il 4° reggimento bersaglieri, rinforzato da 1
batteria da 57/50 controcarri, nel settore di destra col XXIX battaglione da q.
235, poco a sud di C. Giovannetti, a C. 40 Monte, poco a sud di Croce del
Termine, e il XXX III battaglione (in 2° scaglione) in località C. S. Vincenzo;
il 3° reggimento alpini, rinforzato da 1 batteria da 57/50 controcarri, nel
sottosettore di sinistra col battaglione «Monte Granero» da C. 4° Monte a q.
211 di C. S. Onofrio, e il battaglione «Piemonte» (in 2° scaglione) a fosso
Volpara.
Il
IV gruppo da 75/13 someggiato e il gruppo di formazione batterie alpine da
75/13 presero posizione qualche chilometro rispettivamente a est e a sud di C.
Scalogna.
c)
Sulla sinistra, la divisione «Nembo» si schierò col 184° reggimento fanteria
paracadutista, rinforzato da elementi controcarri, in 1°scaglione, in 2
sottosettori di battaglione: XIV battaglione nel sottosettore di destra da q.
211 a le Caselle; XIII battaglione nel sottosettore di sinistra da le Caselle
alle posizioni a sud di C.se Pollini. Il 183° reggimento paracadutisti si
schierò con il XVI battaglione in 1 0 scaglione tra Loretello e q. 312 (una
compagnia però rimase indietro a Ripalta) e il XV battaglione in 2°scaglione
nella zona del quadrivio di q. 285 tra Ripalta e Montale. In 2° scaglione
rimasero ancora il CLXXXIV battaglione guastatori a Montale e la 184a
compagnia motociclisti a Piticchio.
Il
184° reggimento artiglieria «Nembo» prese posizione col I gruppo cannoni da
75/27 nella zona di q. 128 e col II gruppo cannoni da 100/22 in quella di q.
181.
d)
L'11° reggimento artiglieria schierò il I gruppo da 105/28 nella zona di q. 85
(a sud di le Murate), il II gruppo da 100/22 nella zona di Tiro a segno (nei
pressi di P.te Murato), il III gruppo da 75/ 18 nella zona di C. Augusti (poco
ad ovest di S. Bartolo), il IV gruppo da 75/18 nella zona di Casalta (a nord -
est di Castelleone di Suasa), il CLXVI gruppo da 149/19 nella zona di q. 174 (a
sud di C. San Vincenzo).
Anche
questa volta, la dosatura delle forze nello schieramento difensivo non si
differenziava da quella di prima, salvo un leggero aumento a favore delle forze
destinate in 1°scaglione (7 battaglioni anzichè 6) dovuto probabilmente alla
maggiore superficie di contatto col nemico determinatasi sul fianco sinistro.
Lo schieramento avanzato delle artiglierie assicurava un buon giuoco nella
manovra dei proietti pesanti contro le posizioni nemiche sulla sinistra del
Cesano, rispetto alle quali le nuove posizioni occupate dal C. l. L. venivano
ad esercitare, malgrado ogni apparente aspetto difensivo, la funzione di una
vera e propria pedana di lancio per gli sviluppi di una ripresa offensiva a
breve scadenza.
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