I Carri polacchi in marcia verso Castelferretti, al bivio di Casteld'Emilio, sotto Paterno 18 lugli

I Carri polacchi in marcia verso Castelferretti, al bivio di Casteld'Emilio, sotto Paterno 18 lugli
Bivio per Casteld'Emilio, sotto Paterno: La popolazione civile, in maggioranza femminile in quanto gli uomini erano nascosti applaude al passaggio dei carri polacchi

giovedì 29 dicembre 2022

51 Sezione di Sanità. La Battaglia Decisiva


 

“E la morte

E la vita son come una corona

sola composta di due foglie attorte”

(D’Annunzio – Merope)

 

 

Quale contrasto il veder seminati di crateri e buche da scoppio di granate quei prati su cui primule e violette si incaponivano a fiorire: il rigoglio prepotente della primavera, il diritto alla vita sui campi dove la morte semina e miete ad un tempo! I biancospini che occhieggiano dalle siepi rinverdite, un tepore che si diffonde ed alita nei cuori e nelle membra avvertono l’arrivo della bella stagione che si presenta con la Pasqua di Resurrezione.

Già da tempo il nostro comando si è preoccupato di dare a tale festività il maggior risalto possibile, nei limiti consentiti dalle necessità operative.

È la sera del sabato Santo: vegliano i fanti nelle loro ridotte; vegliano i portaferiti di turno a Ronco Britti e ad Osteria. Sotto Borgo di Bisano c’è chi si affanna agli ultimi preparativi: non sono certo in programma delle tavolate, dei concerti, delle cerimonie solenni. C’è la morte dappresso che attende inesorabile vicino a più di un letto sotto le tende ricovero della Sezione di Sanità: ma un’ombra di nostalgia, un minimo pensiero di gentilezza, ci vuole anche in prima linea il giorno di Pasqua, ci vuole per i feriti ed i malati ed anche per i soldati di Sanità, per i portaferiti che vegliano, di turno, là ai posti di raccolta avanzati.

Ed allora ecco un fervore di piccole iniziative e di attenzioni nel confezionare pacchi dono con sigarette, dolciumi, oggetti da toeletta; ecco chi sta colorando le uova tradizionali, ecco chi prepara ceste con fiaschi e bottiglie: oh! non è vino della sussistenza; è vino di marca che il Barone Ricasoli ha regalato ai soldati della 51ª Sezione di Sanità lassù in linea.

 E la mattina di Pasqua, dopo l’intima cerimonia religiosa e la soddisfazione al Precetto, si parte in macchina si girano tutti i distaccamenti, si ritrovano tutti i posti di raccolta, i plotoni, le squadre: nessuno è dimenticato, tutti nel ricevere quei piccoli doni, quegli auguri, sentono l’affetto dei loro ufficiali, la comunione di spiriti e di intenti.

 

* * *

 

È un’altra delle feste tradizionali passata lontano da casa: quale folla di sentimenti invade l’animo di ognuno! Ma come sempre in queste occasioni, non c’è che da riprendersi, guardarsi d’attorno, non sentirsi soli, comprendere il valore dell’amicizia, dell’amore del prossimo.

La giornata di Pasqua passa rapida nel conversare con i ricoverati, nel visitare e ritrovare quelli che da qualche giorno sono stati trasferiti agli ospedali da campo.

Il Comandante del Gruppo di Combattimento, il Vice Comandante, il Capo di Stato Maggiore e tutti i Comandanti di Corpo, il giorno di Pasqua, si abbandonano un poco a queste umane considerazioni: si ritrovano tutti là alla Sezione di Sanità; non ultimo il Comandante Alleato del 52° Britisch Liaison Unit si intrattiene lungamente e distribuisce doni ai nostri feriti.

 


Nessun commento: