Esercitazioni
I portaferiti, tra lo sfarfallìo di un'ultima nevicata, compiono una esercitazione alla presenza di un alto Ufficiale Inglese riscuotendo un plauso incondizionato. Un’altra esercitazione, alla presenza di Ufficiali Italiani ed Alleati, mette in fermento tutta la Sezione.
Sulla spianata del Castello, dominante la valle, sono state rizzate le ampie tende ricovero. C’ è un insolito ma ordinato movimento di uomini e di macchine, un trillare di telefoni, un incrociarsi di ordini. Cartelli indicatori, disseminati a profusione in tutti i quadrivi, a tutte le svolte di questo caratteristico e pacifico angolo del Chianti, richiamano l’attenzione dei contadini attoniti, memori del fuggi fuggi di qualche mese prima, quando erano presi tra due fuochi.
Lo Stato Maggiore Divisionale ed Ufficiali di collegamento Alleati vengono ad osservare la manovra: si trasportano finti feriti per lunghi tragitti da una ipotetica linea di fuoco; si carica, si scarica; orologi alla mano, si fanno calcoli, si discute con una certa vivacità su qualche particolare circa l’impiego degli uomini e dei mezzi.
E' l'esperienza di un lungo periodo di guerra di liberazione che guida quelle discussioni; è il severo esame dei nuovi compiti, dei nuovi mezzi; è la fermezza con cui si vogliono raggiungere risultati positivi, degni di un operoso passato e dei futuri decisivi avvenimenti.
Nella sala grande, dai leggiadri stucchi settecenteschi, del Castello dei Ricasoli, a conclusione della riuscitissima manovra, si traggono i migliori auspici sul funzionamento del servizio sanitario di linea, che è il punto più sensibile e delicato dei servizi in ogni azione bellica.
Un anno prima, nella Reggia di Caserta, dopo un’altra esercitazione, la Sezione era stata egualmente lodata ed alla prova del fuoco non era venuta meno alle aspettative.
Il 27 marzo, su un ripiano ventoso di Castellina in Chianti il Luogotente Generale passa in rivista formazioni del Gruppo “Legnano” che è alla vigilia del suo rientro in lizza. Sono presenti un nostro plotone e vari Ufficiali. S.A.R. decora i valorosi del primo ciclo eroico della gesta di Liberazione. Ben sette soldati della Sezione sfoggiano sul petto il nastrino azzurro.
La severa cerimonia chiude il periodo dell'approntamento.
Nessun commento:
Posta un commento