(nota redazionale a cura di Federico Mammarella)
d)
SLOGGIAMENTO DEL NEMICO DALLA RIVA MERIDIONALE
DEL
FIUME CESANO
(14
- 19 agosto)
Il
13 agosto il C. I. L. viene trasferito sulla linea di Fabriano mentre il settore
viene presidiato da un nuovo gruppo di cavalleria composto di tre reggimenti da
ricognizione, nonché dal H.C.R. e dalla Brigata “Maiella” tutti sotto il comando
del generale Bohusz-Szyszko.
Primo
compito affidato alla “Maiella” entro la nuova formazione fu quello di assumere
una parte del settore fino allora tenuto dal C. I. L. (183° reggimento
fanteria) e di continuare la sorveglianza del proprio settore. Ciò ha nuova mente
esteso il settore di competenza a 20 chilometri.
La
sostituzione del C.I.L con la “Maiella” si effettua con l’assunzione, da parte
di un plotone della Brigata di appena 40 uomini, del settore già affidato al
183° reggimento fanteria appoggiato da un gruppo di artiglieria, ciò perché il
reggimento non aveva avuto contatto diretto col nemico essendo stata svolta l’attività
di [39] operazioni soltanto dalle opposte artiglierie.
Resosi
edotto della nuova situazione, il Comandante della Brigata lascia sulla
direzione di Pergola una pattuglia di osservazione, mentre concentra il grosso
della “Maiella” nella direzione Piticchio (170394) - San Lorenzo(150465).
Il
14 agosto le formazioni della “Maiella” sloggiano dalla dorsale Loretello(149428)
- San Pietro (136425) le forze di copertura del nemico e prendono contatto col
nemico fortemente piazzato sulla dorsale Monte secco [rectiusz Montesecco}
(110430) - Mezzanotte (080418) a sud del fiume Cesano.
Contemporaneamente
pattuglie della Brigata giungono sul fiume riconoscendone i passaggi e
individuando le posizioni nemiche sulla riva settentrionale.
Correlativamente
alla predisposta operazione del gruppo di cavalleria sul fiume Metauro, la
“Maiella” riceve l’incarico di respingere il nemico nel proprio settore sulla
riva nord del fiume, predisponendone i passaggi e le teste di ponte.
Per
rendere possibile l’esecuzione di tale incarico il tenente colonnello Lewicki
concentra ogni sforzo della Brigata al fine di occupare la dorsale di Montesecco
che costituisce il principale punto di resistenza nemica a sud del fiume.
L’operazione è condotta concentricamente da 3 parti, ovest, sud ed est.
Contemporaneamente
pattuglie vengono appostate durante la notte dal 17 al 18 agosto a settentrione
di Montesecco, cosicché quando l’ultimo {40] reparto nemico si ritira dalla
città esso viene preso sotto il fuoco delle nostre mitragliatrici, subendo
notevoli perdite.
Già
nello stesso giorno la zona a sud del fiume Cesano viene rastrellata mentre
pattuglie della “Maiella” inviate a nord riescono ad individuare le posizioni nemiche.
Malgrado
il ripiegamento effettuato al di là del fiume, i tedeschi profittano dello
sparso dislocamento della Brigata nella zona e conducono attive ricognizioni
notturne al fine - secondo dichiarazioni rese da prigionieri catturati dalle pattuglie
- di riconoscere l’entità delle nostre forze nel settore e soprattutto di constatare
l’entità degli spostamenti sulle principali vie di comunicazione.
Una
di tali pattuglie, utilizzando i servizi resi da un fascista del luogo, cerca di
assaltare nella notte dal 19 al 20 agosto la sede del Comando della Brigata “Maiella”
nella città di Piticchio. Grazie alla efficiente vigilanza dell’apposito corpo
di guardia l’assalto viene sventato e il nemico e costretto a ripiegare oltre il
fiume con notevoli perdite in morti e feriti.
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