I Carri polacchi in marcia verso Castelferretti, al bivio di Casteld'Emilio, sotto Paterno 18 lugli

I Carri polacchi in marcia verso Castelferretti, al bivio di Casteld'Emilio, sotto Paterno 18 lugli
Bivio per Casteld'Emilio, sotto Paterno: La popolazione civile, in maggioranza femminile in quanto gli uomini erano nascosti applaude al passaggio dei carri polacchi

lunedì 26 settembre 2016

Brigata Maiella Parte V. Operazioni sul Cesano

(nota redazionale a cura di Federico Mammarella)

d) SLOGGIAMENTO DEL NEMICO DALLA RIVA MERIDIONALE

DEL FIUME CESANO
(14 - 19 agosto)

Il 13 agosto il C. I. L. viene trasferito sulla linea di Fabriano mentre il settore viene presidiato da un nuovo gruppo di cavalleria composto di tre reggimenti da ricognizione, nonché dal H.C.R. e dalla Brigata “Maiella” tutti sotto il comando del generale Bohusz-Szyszko.

Primo compito affidato alla “Maiella” entro la nuova formazione fu quello di assumere una parte del settore fino allora tenuto dal C. I. L. (183° reggimento fanteria) e di continuare la sorveglianza del proprio settore. Ciò ha nuova mente esteso il settore di competenza a 20 chilometri.
La sostituzione del C.I.L con la “Maiella” si effettua con l’assunzione, da parte di un plotone della Brigata di appena 40 uomini, del settore già affidato al 183° reggimento fanteria appoggiato da un gruppo di artiglieria, ciò perché il reggimento non aveva avuto contatto diretto col nemico essendo stata svolta l’attività di [39] operazioni soltanto dalle opposte artiglierie.

Resosi edotto della nuova situazione, il Comandante della Brigata lascia sulla direzione di Pergola una pattuglia di osservazione, mentre concentra il grosso della “Maiella” nella direzione Piticchio (170394) - San Lorenzo(150465).

Il 14 agosto le formazioni della “Maiella” sloggiano dalla dorsale Loretello(149428) - San Pietro (136425) le forze di copertura del nemico e prendono contatto col nemico fortemente piazzato sulla dorsale Monte secco [rectiusz Montesecco} (110430) - Mezzanotte (080418) a sud del fiume Cesano.
Contemporaneamente pattuglie della Brigata giungono sul fiume riconoscendone i passaggi e individuando le posizioni nemiche sulla riva settentrionale.

Correlativamente alla predisposta operazione del gruppo di cavalleria sul fiume Metauro, la “Maiella” riceve l’incarico di respingere il nemico nel proprio settore sulla riva nord del fiume, predisponendone i passaggi e le teste di ponte.

Per rendere possibile l’esecuzione di tale incarico il tenente colonnello Lewicki concentra ogni sforzo della Brigata al fine di occupare la dorsale di Montesecco che costituisce il principale punto di resistenza nemica a sud del fiume. L’operazione è condotta concentricamente da 3 parti, ovest, sud ed est.
Contemporaneamente pattuglie vengono appostate durante la notte dal 17 al 18 agosto a settentrione di Montesecco, cosicché quando l’ultimo {40] reparto nemico si ritira dalla città esso viene preso sotto il fuoco delle nostre mitragliatrici, subendo notevoli perdite.

Già nello stesso giorno la zona a sud del fiume Cesano viene rastrellata mentre pattuglie della “Maiella” inviate a nord riescono ad individuare le posizioni nemiche.

Malgrado il ripiegamento effettuato al di là del fiume, i tedeschi profittano dello sparso dislocamento della Brigata nella zona e conducono attive ricognizioni notturne al fine - secondo dichiarazioni rese da prigionieri catturati dalle pattuglie - di riconoscere l’entità delle nostre forze nel settore e soprattutto di constatare l’entità degli spostamenti sulle principali vie di comunicazione.


Una di tali pattuglie, utilizzando i servizi resi da un fascista del luogo, cerca di assaltare nella notte dal 19 al 20 agosto la sede del Comando della Brigata “Maiella” nella città di Piticchio. Grazie alla efficiente vigilanza dell’apposito corpo di guardia l’assalto viene sventato e il nemico e costretto a ripiegare oltre il fiume con notevoli perdite in morti e feriti.

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