I Carri polacchi in marcia verso Castelferretti, al bivio di Casteld'Emilio, sotto Paterno 18 lugli

I Carri polacchi in marcia verso Castelferretti, al bivio di Casteld'Emilio, sotto Paterno 18 lugli
Bivio per Casteld'Emilio, sotto Paterno: La popolazione civile, in maggioranza femminile in quanto gli uomini erano nascosti applaude al passaggio dei carri polacchi

giovedì 7 maggio 2020

Le forze polacche in Italia 3


Dal 9 luglio fino al 14 successivo, il  Comando del Corpo Italiano di Liberazione ha avuto alle dirette dipendenze il 12° reggimento esplorante “Lancieri di Podolia”. I due reggimenti esploranti divisionali, l’altro era il 15° Reggimento esplorante “Lancieri di Poznan”, erano ordinarti  su uno squadrone comando, dotato di 3 autoblindo, da cui dipendevano un plotone mortai da 3 pollici, un plotone controcarro con pezzi da 6 libbre, un plotone motociclisti, un plotone trasmissioni, e su tre squadroni di linea.
Ogni squadrone di linea era ordinato su un plotone comando, su due autoblindo, su tre plotoni che a seconda dei compiti avevano in dotazione autoblindo pesanti, veicoli da ricognizione, “carrier”; infine vi era un plotone d’assalto.
In totale i reggimenti esplorati erano dotati di  28 autoblindo pesanti Staghound, 24 mezzi da esplorazione, 60 “carrier” e 55 motociclette.
Dal punto di vista numerico, nella seconda battaglia per Ancona, le forze polacche avevano una forza in termini di uomini pari a circa 45.000 uomini[1], anche se proprio la battaglia per Ancona evidenzierà i problemi di organico del II Corpo d’Armata Polacco.[2] Il supporto di fuoco era a netto vantaggio dei polacchi dal momento che quest’ultimi avevano a disposizione la copertura aerea garantita dalla Desert Air Force britannica, con la quale acquisirono immediatamente la supremazia aerea e soprattutto una schiacciante superiorità dei mezzi corazzati. Infatti i Polacchi potevano disporre di circa 156 carri medi, 33 carri leggeri e 24 semoventi a fronte di 28 semoventi a disposizione dei tedeschi.


[1] Al 1 luglio del 1944, alla vigilia dei combattimenti per la conquista di Ancona, gli effettivi sono i seguenti: 2872 ufficiali, 41343 rea sottufficiali e truppa, 207 ausiliarie, per una forza totale di 44.422 uomini. Nella Base logistica sono presenti 1082 ufficiali, 8389 tra sottufficiali e truppa, 1292 ausiliarie. Cfr. Campana G., 1943-1947. Il II Corpo d’Armata Polacco in Italia.,Ancona, Regione Marche, Museo della Liberazione di Ancona, Istituto Regionale per la Storia del Movimento di Liberazione nelle Marche, Quaderni del Museo della Liberazione di Ancona n. 1  2009, pag. 38
[2] Il problema organico sarà affrontato a settembre 1944 con un nuovo piano di potenziamento. Il nuovo personale proverrà dalla “prima linea”, cioè, dopo una selezione , dai polacchi  di Pomerania, Slesia, Posnania incorporati nelle Forze Armate tedesche e fatti prigionieri dagli Alleati. Cfr. Campana G., 1943-1947. Il II Corpo d’Armata Polacco in Italia., cit., pag. 38

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