I Carri polacchi in marcia verso Castelferretti, al bivio di Casteld'Emilio, sotto Paterno 18 lugli

I Carri polacchi in marcia verso Castelferretti, al bivio di Casteld'Emilio, sotto Paterno 18 lugli
Bivio per Casteld'Emilio, sotto Paterno: La popolazione civile, in maggioranza femminile in quanto gli uomini erano nascosti applaude al passaggio dei carri polacchi

venerdì 6 maggio 2016

Il C.I.L. da Jesi al Metauro

RIPRESA OFFENSIVA - LIBERAZIONE Dl PERGOLA (20 AGOSTO)
Il 18 agosto, mentre erano in corso i movimenti dei reparti per assumere il nuovo schieramento (All. 59), venne svolta una intensa attività di pattuglie per sondare lo schieramento avversario. Una pattuglia arditi, spintasi oltre il fiume Cinisco sino a V.la Bossi, vi sorprese un posto nemico infliggendogli perdite valutate a 4-5 morti e riportando da canto suo un solo ferito.
All'attività delle nostre pattuglie il nemico reagì effettuando tiri di artiglieria e di mortai nelle zone di Frontone, Petrara e Cantiano.
Frattanto giunge notizia che le unità polacche, sulla destra, stanno svolgendo e sviluppando favorevolmente un'azione offensiva. Nella previsione che in conseguenza di ciò i tedeschi abbiano, a più o meno breve scadenza, a ripiegare anche nel settore del C. I. L., il comandante di quest'ultimo si affretta il 19 a dare i primi ordini disponendo (All. 60);
— che l'ala destra del battaglione alpini « Monte Granero » avanzi con il suo schieramento portandosi, alle prime luci dell'indomani, sulle posizioni di Pantana - Monte Torrone- Monte S. Onofrio e prendendo collegamento, sulla destra, con gli elementi della banda « Maiella » a Monte i Castellari;
— che lo squadrone di cavalleria del IX reparto d'assalto[1] muova, all'alba dell'indomani, verso Pergola per prenderne possesso nel caso risultasse sgombra;
— che la 1a compagnia bersaglieri motociclisti venga in giornata svincolata dalle posizioni di Cantiano a cura del XXIX battaglione bersaglieri, passando alle dipendenze del comando della II brigata per sostituire (o anche rinforzare) lo squadrone di cavalleria nell'occupazione di Pergola o anche per disimpegnare compiti esplorativi e di collegamento;
— che vengano effettuati dei colpi di mano per saggiare la consistenza dello schieramento nemico.
In relazione a questi ordini, l'indomani 20 agosto:
a) il battaglione alpini « Monte Granero » portò avanti lo schieramento della sua ala destra occupando Pantana, Monte Torrone e Monte S. Onofrio;
b) lo squadrone di cavalleria del IX reparto d'assalto mosse verso Pergola raggiungendola verso le ore 10,30 ed occupandola, senza incontrare reazione alcuna da parte del nemico;
c) una pattuglia arditi effettuò all'alba un colpo di mano in località S. M. in Carpineto (circa 3 chilometri a sud - ovest di Pergola), dove sorprese il presidio nemico uccidendo 6 tedeschi e catturando 2 prigionieri e materiale vario tra cui 3 armi automatiche, 1 tromboncino e 6 fucili.
Sulla destra, nel frattempo, truppe polacche stavano sfruttando il successo delle proprie operazioni, talchè c'era da prevedere che esse avrebbero potuto raggiungere in serata anche il fiume Metauro. Era quindi logico supporre che il nemico, in conseguenza dell'avanzata polacca, si sarebbe ritirato pure dalle posizioni fronteggianti il settore del C. I. L.. In base a questo presupposto, il comandante del C. I. L. diede disposizioni per la prosecuzione dell'azione offensiva.


[1] Era lo squadrone volontari del I raggruppamento «Guide» passato, sin dal 27 giugno, alle dipendenze del IX reparto d'assalto (v. nota 1 a pag. 119),

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