L’ambiente operativo ne quale si
svolsero le operazioni del II Corpo d’Armata Polacco e del Corpo Italiano di
Liberazione nel periodo giugno-luglio 1944, nelle sue linee d’insieme, è
caratterizzato da una zona appenninica ricca di colline nella prima fase
dell’avanzata, fino a Macerata. IL terreno montagnoso particolarmente elevato,
aspro e difficile era adatto all’impiego delle unità del Corpo Italiano di
Liberazione, le quali, pur non essendo adeguatamente motorizzate, avevano però
il vantaggio do essere ben allenate a manovrare in terreni impervi ed ad agire
svincolate dalla rete stradale. La zona inoltre, proprio in relazione alla sua
inospitalità, era caratterizzata da scarsa densità di popolazione, con un
numero esiguo di centri abitati, peraltro di non vasta estensione.
Oltre
Macerata verso nord est, il terreno è caratterizzato da una successione
di colline a sviluppo altimetrico piuttosto ridotto, di facile transito e
separate tra di loro da successivi corsi d’acqua. Questi, pur non costituendo
ostacoli per l’avanzata verso nord, offrivano tuttavia la possibilità di
organizzare linee difensive molto efficaci che potevano sfruttare al meglio gli
appigli tattici del terreno In sintesi la zona di manovra si articolava in aree
montuose appenniniche all’interno del settore Adriatico e in zone collinari
sposandosi più ad est verso il mare
Nessun commento:
Posta un commento